Autore Topic: Flight Of The Amazon Queen - Recensione  (Letto 2430 volte)

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Offline sev7en

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Flight Of The Amazon Queen - Recensione
« il: 15 Apr 2014 20:13:21 »
Flight Of The Amazon Queen



Nel periodo d'oro delle avventure grafiche, in cui LucasArts la faceva da padrona, monopolizzando la vita sociale degli avventurieri più in carne, in un decennio in cui avventura era sinonimo di Monkey Island e Indiana Jones, una semisconosciuta software-house, Renegade Software, lanciò sul mercato Flight of The Amazon Queen, titolo che per grafica, interfaccia e humor strizzava l'occhio ai mostri sacri della categoria.
Senza troppe pretese, ma con quel pizzico di orgoglio e follia che sovente marca la differenza, Interactive Binary Illusions (IBI), investì tempo e risorse nel progetto consentendone la diffusione capillare ovunque vi fosse un PC e... un avventuriero pronto a partire!


A 12 anni esatti dall'uscita sul mercato, Flight of The Amazon Queen (FOTAQ d'ora in poi....) continua ad essere giocato, apprezzato, gustato e... segue domanda retorica... come esimerci dal pubblicarne una recensione sulle pagine di Arena80? La risposta è quanto state leggendo e le nostre considerazioni quanto di qui a seguire!



- STORIA -

Siamo negli anni '40, periodo in cui Hollywood emetteva i primi vagiti, le star iniziavano a costellare la volta cinematografica, e tra un astro nascente, una conferma, si intravvedevano anche i primi declini con stelle disposte a tutto pur di restare in corsa.
Faye Russell, colse al volo l'opportunità di portare linfa vitale ad una carriera in rapida (di)scesa, accettando di posare per un set fotografico in Amazzonia, che oltre alla popolarità le avrebbe fatto guadagnare un bel pò di soldi. Il sito non era di certo dietro l'angolo per cui decise di rivolgersi alla Queen Amazon, compagnia aerea privata di Joe King, l'unica, insieme a quella dell'acerrimo concorrente Hand Anderson (Flying Duchman Airlines), in grado di assolvere al compito.
Hans, fiutato l'affare, rinchiude Joe (noi!) all'interno di un hotel, lasciandogli a guardia alcuni brutti ceffi quindi si reca dalla star spacciandosi per il titolare della nostra linea.



Con un escamotage degno del miglior film comico, riusciremo a svignarcela dall'hotel, a seminare gli scagnozzi di Hans e a fare capolino proprio sulla pista di decollo, dove il "neotitolare" della Queen definitiva le fasi conclusive prima del decollo.
Al termine di un succinto scambio di battute, il siparietto si chiude con Hans al tappeto, una star scalpitante di partire e il nostro aereo pronto al rullaggio!
Si potrebbero già intravvedere i titoli di coda, se fosse un film, ma nella realtà l'imprevisto è ben più di una certezza e soprattutto arriva quando meno desiderato: la trasferta si interrompe bruscamente a causa di un temporale che investe l'aereo, colpendolo, costrigendo il nostro ad un atterraggio di emergenza. Con il Queen ridotto ai minimi termini, un meccanico (l'inseparabile Sparky) fissato con i fumetti e soprattutto una stella del cinema borbottante come una pentola di fagioli, dovremo fare del tutto per riportare l'aereo in alta quota e la Faye sull'ambito set.
Le sorprese, tuttavia, sono appena iniziate: quella che in apparenza sembra una foresta inabitata, nell'arco di una manciata di schermate di gioco svela una tribù di amazzoni alla ricerca della loro principessa, rapita da un geniale quanto fuori-di-testa Dr.Ironstein ma soprattutto la sua ricetta per conquistare il mondo, basata su donne amazzoni e... DNA di dinosauro!

Si tratta solo di alcune tra le situazioni in cui ci imbatteremo nel corso dell'avventura, talvolta assurde ma coerentemente legate da una trama solida che utilizza come collante un umorismo sottile e mai pesante, come nelle più classiche avventure LucasArts.



- GIOCABILITA' -

Un pilastro fondamentale di ogni gioco, al di là degli aspetti tecnici o della storia narrata, è la sua giocabilità: si può amare un titolo anche se consumato nell'arco di pochi giorni, o se realizzato con una grafica ed un supporto audio più per necessità che per virtù, ma se manca la giocabilità, quello stimolo che spinge a dire tra sè e sè "solo un altro minuto", allora è condannato a restare sugli scaffali.

FOTAQ, invece, sprigiona perle di divertimento e "appagamento" in ogni location, poichè dissimilmente da molte avventure in commercip, enigmi e situazioni, contestualizzate, hanno una propria credibilità: il segreto per avanzare spediti nell'avventura è proprio questo, immedesimarsi, senza aspettare che la Divina Provvidenza venga in nostro soccorso.
Il senso di frustrazione raramente è avvertibile, fatta eccezione per alcuni enigmi che richiedono un approccio "diverso" da quanto la tradizione insegna: generalmente, infatti, ispezionata in lungo e largo una schermata e raccolto tutto il possibile si tende ad "archiviarla" in quanto non avete piu' nulla con cui interagire. Nel titolo dei Renagade, però, questo teorema non è applicabile in quanto può accadere che una videata abbia più oggetti da offrire ma... non tutti nello stesso istante! Gli enigmi, difatti, vanno ben oltre i pattern del "trova la chiave per aprire la porta", ma, ad esempio (spoiler a seguire...), l'enigma della banana mostra come ne sia necessaria più di una, in vari momento di gioco, anche se raccogliendola, ne porteremo con noi soltanto una per volta.



Si tratta di un realismo che travalica i dettami del tempo, e la memoria corre a The Dig, in cui, alcuni oggetti potevano essere presi, tutti in una volta, in più di una unità ma al massimo entro una certa quantità, senza un apparente motivo per la limitazione, mentre era chiaro che di più non ne servissero per quello specifico enigma.
Restando in tema di oggetti, possono essere combinati tra loro senza che ciò avvenga nella location in cui effettivamente andranno utilizzati, altro punto a favore, mentre lascia un pò indispettiti che in alcune situazioni, nelle quali avremmo potuto (e perchè no... desiderato) stampare la nostra mazza da baseball sulla guardia di turno, si debba proseguire secondo quanto definito dai designer. Al bando la violenza, sia chiaro, ma uno strappo alla regola, di tanto in tanto non è un male!

I personaggi sono numerosi e ben caratterizzati, ciascuno dotato di una propria personalità che emerge durante i dialoghi: per ottenere quanto ambito dal nostro interlocutore, dovremmo "saperlo prendere", con domande giuste, e le risposte che, magari, si aspetterebbe di voler sentire. Il click selvaggio votato ad esaurire il ventaglio di domande/risposte a nostra disposizione non è la via corretta  e ciò si intuisce perchè ottenute le informazioni necessarie è possibile salutare e proseguire, lasciando domande non chieste (però vi sconsigliamo di farlo, potreste perdervi qualche battuta esilarante!).



Gli spostamenti tra una location e l'altra avvengono in modo rapido utilizzando un'altura, sulle pendici della montagna più alta, in vece di una mappa (idea azzeccatissima!) mentre non convince il modo in cui Joe si sposta all'interno delle singole schermate di gioco in quanto non è possibile correre nè, via doppio click, raggiungere immediatamente il punto desiderato. Si tratta di un peccato veniale ma talvolta è fastidioso.



- INTERFACCIA -

L'interfaccia di gioco si ispira allo SCUMM (Monkey Island, Indiana Jones, ...) ed è suddivisa in due parti: nella prima sono riportate le icone "azione", nella restante l'inventario, scrollabile utilizzando due frecce.
Fine, ma apprezzabile, la distinzione tra l'azione "Dai" e "Usa": gli oggetti si usano con gli oggetti o tuttalpiù con gli animali mentre si "danno" agli altri personaggi. Bisogna entrare subito in quest'ottica poichè, ad esempio, "usare i soldi con il tipo x", indica un'azione diversa dal "dare i soldi...", che, a rigor di logica, sarebbe la stessa cosa ma per i designer del gioco, no. Questa sfumatura non è da sottovalutare... noi vi abbiamo avvertiti!

 


- GRAFICA / SONORO -

Graficamente FOTAQ sfoggia scenari vari e dettagliati, con colori vibranti che fanno un sapiente uso della palette VGA e confezionano un prodotto decisamente sopra la media: gli oggetti sono facilmente distinguibili all'interno dello scenario, perfino ad occhio nudo, senza necessità di far brucare il puntatore del mouse alla ricerca del "punto sensibile" mentre il comparto Audio si difende senza particolari stravizi, con musichette a tema ed effetti speciali ben campionati.



CONCLUSIONI

FOTAQ è un tuffo nel passato che tutti gli avventurieri degni di tal nome dovrebbero fare, anche perchè il gioco è disponibile gratuitamente in versione completa, sotto licenza freeware, sia nell'edizione su floppy (con sottotitoli in italiano) sia nella versione originariamente distribuita su CD (sottotitoli in inglese), caratterizzata da dialoghi audio interamente doppiati.

●   Grafica: 4-5
●   Audio: 3-5
●   Giocabilità: 4-5
●   Longevità: 4-5
●   Originalità: 3-5
●   Globale: 4-5
« Ultima modifica: 16 Apr 2014 10:47:23 da sev7en »

Offline sev7en

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Re:Flight Of The Amazon Queen - Recensione
« Risposta #1 il: 16 Apr 2014 10:30:21 »
ottima recensione  ;)


p.s. : mi è piaciuto anche la classifica dei voti per skill / tipologia tecnica
(click to show/hide)
Ciao,
ti ringrazio... è un gioco che merita di essere conosciuto e giocato, se non altro per l'impegno profuso nel realizzarlo.

Aspetto comunque le tue impressioni dopo averlo completato :P

Offline bioveli

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Re:Flight Of The Amazon Queen - Recensione
« Risposta #2 il: 27 Apr 2014 10:27:06 »
mmm ok CONFESSO MAIIIIIIIII GIOCATOOO. E CREDIMI DI AVVENTURE GRAFICHE NE HO GIOCATE UNA MAREAAAAAAAAAAA

OK ALLORA SE L AUDIO E IN ITALIANO SONO ANSIOSO DI PROVARLO  E PROPRIO IL MIO GENERE AVVENTURE HUMOR  MISTERO STORIA ARCHEOLOGIA ESATTAMENTE COME BROKEN SWUORD  VOGLIO INSERIRLO NELLA MIA BIBLIOTECA  ;)  . 


ok le prime impressioni sono queste ci sono quintali di riferimenti al mondo monki insland come il protagonista vestito da donna una delle ragazze ricorda proprio guybrusch  e cosa principale  (< PER CITARE IL GIOCO DI DONALD   LA CUCINA DI DONALD E LIBERAMENTE ISPIRATA A QUELLA DI  Re:Flight Of The Amazon Queen >)  E IL PAPPAGALLO E PROPRIO QUELLO DI MONKI  SENZA SCORDARE LE SCIMMIE  E ,MOLT LUGHI RICORDANO LA GIUNGLA DI MONKI IN PIU CE DEL ALTRO UNO DEGLI AUTORI DEVE AVER PARTECIPTO ALLA REALIZAZZIONE DI MONKI INSLAD 4 DATO CHE I BURATTINI COMPAIONO DI CONTINUO   E SONO PRESENTI  NON SOLO NEGLI EMIGMI DI 
Re:Flight Of The Amazon Queen  MA anche in quelli di monki 4
e molti ambiente ricordano l emporio del vecchio di mele insland . ma alcuni dei realizatori hanno
partecipato di sicuro al 5 monki  con la morte tragrettatrice .senza scordare l apertura delle tombe come in monki 1 e la battaglia a colpi di energia come in monki 4 i
« Ultima modifica: 27 Apr 2014 10:57:30 da bioveli »
 
L , amore tutto puo , mai ci fu  cosa piu vera , il vero amore smuove le montagne

Offline Snake94

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Re:Flight Of The Amazon Queen - Recensione
« Risposta #3 il: 27 Apr 2014 20:57:37 »
Una bellissima recensione che mi fa venire una voglia matta di provarlo, grazie!  ^-^






Offline sev7en

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Re:Flight Of The Amazon Queen - Recensione
« Risposta #4 il: 04 Mag 2014 08:04:59 »
Una bellissima recensione che mi fa venire una voglia matta di provarlo, grazie!  ^-^
Buongiorno! Ti assicuro che per quanto abbia voluto rappresentarlo... giocarci è un'esperienza bellissima ^^