Ho letto con estremo piacere ed interesse le 64 pagine dell'ebook. Mi sono ritrovato in diversi passaggi (la commodore nel bene e nel male è stata una delle prime a rendere disponibili a poco prezzo degli home computer), nonché sono d'accordo con l'autore praticamente su tutto. Devo sottolineare il punto che non ho mai avuto un Amiga (mi ricordo ancora le parole di mio fratello, che al momento di mandare in pensione il c=64 per un 286, mi disse: "Non capisco la politica della commodore, si stanno dando la zappa sui piedi". Ammazza, se aveva ragione).
Qualche anno fa (i tempi di voglia di revival di tutte le piattaforme 16 bit, che adesso mi hanno sinceramente stancato), ho tenuto sull'hard disk winuae e quasi la totalità dei games prodotti per Amiga 500/1200, per tastare con mano la produzione artistica di quegli anni. Beh, è evidente che era LA macchina per gli smanettoni e LA macchina dotata di hardware all'avanguardia a prezzi contenuti. Il resto è storia, nel senso che, per me, la commodore è morta nel momento dell'annuncio del fallimento.
I neoamighisti sono dei fondamentalisti fanatici, che basano il loro dogma sull'odio e nient'altro.
Gli amighisti, quelli nostalgici ed obbiettivi, meritano tutto il rispetto di questo mondo.
Per gli admin: in un eventuale reboot del sito, invoco la Vs magnanimità: per favore scorporate le releases degli home computer dalla sezione console...
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