Autore Topic: " The Void " Traduzione by Silma  (Letto 1344 volte)

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Offline oppegnagno

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" The Void " Traduzione by Silma
« il: 25 Mar 2011 17:33:17 »

Dopo Braid, parlo di un altro videogame interessante e insolito: The Void.

Sebbene spremere la mia (ormai in qualche modo antiquata) scheda video sia un buon passatempo, spesso preferisco un’esperienza che faccia riflettere, all’ennesimo blockbuster tutto effetti speciali e scarse quantità di adrenalina. Crysis, nonostante sia una festa per gli occhi, non mi ha fatto mai saltare dalla sedia. S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl, più e più volte. Amnesia: The Dark Descent, d’altro canto, mi ha tenuto sull’orlo della sedia per l’intero svolgimento della trama. E questo è esattamente l’ordine dei videogame che preferisco.

Quello di cui voglio parlare, in termini di originalità e spunti adrenalinici, se non di intensità, non è da meno. Sviluppato dallo studio Ice-Pick Lodge, chiamato Turgor nella natia Russia, Tension e infine The Void: un gioco dai molti nomi per un’esperienza strana, atmosferica, aliena.

L’impatto con un altro mondo è sempre qualcosa di difficile da trasmettere nei media, siano videogiochi o pellicole cinematografiche: spesso si finisce per disegnare il vecchio mondo, sotto salse diverse. Il pur ottimo Avatar faceva un debole tentativo di trasmettere questa sensazione con i suoi “pelle-blu” nativi americani e le rocce volanti tra la giungla amazzonica. Molto meglio Half Life, con Xen, il cui design fu pure criticato per l’apparente fretta con cui erano stati creati gli ambienti del mondo alieno. Critiche ingiustificate, a mio parere.

Ma è American McGee’s Alice che questo videogame riporta alla memoria, con le sue camere sospese nel vuoto e le architetture contorte e malefiche, sempre in movimento, a indicare l’instabilità di un ambiente generato dagli incubi di una ragazza traumatizzata.

The Void è in qualche modo simile, nelle premesse e nell’esecuzione.

Le Camere del Vuoto The Void - Disegnare

Noi siamo morti. Questa è la nostra prima certezza. Morti, ma non finiti: prima della Morte Assoluta, l’anima può fermarsi nel Vuoto, ad un passo dallo sprofondare nell’Abisso. Non la più stabile delle situazioni, insomma.

Nel Vuoto, ogni creatura dotata di una volontà propria cerca ciò che dà la vita: il Colore. Questo è anche ciò che ci permette di sopravvivere nello spostamento da una camera all’altra, che raccogliamo come Linfa, travasiamo nei nostri Cuori e, quando siamo nel Vuoto, lentamente si distilla in Nerva da cui attingere per disegnare.

Il disegno dei Glifi è l’interazione principale nel mondo di gioco. Esistono Glifi di difesa, attacco, potenziamento o semplicemente per donare Colore. Dovremo imparare a usare e dosare i Glifi e il Colore per vivere nel Vuoto.

Tutto questo ci viene raccontato da una Sorella: una gentile creatura, abitante della stanza in cui ci svegliamo. Ci racconta che le Sorelle sono rimaste in nove, decimate da quando il Vuoto era pieno di vita, perché il Colore sta svanendo. Ma è ricomparso assieme a noi, anima sperduta che la Sorella ha accolto e salvato dall’Abisso. Ci parla con una voce piena di speranza, onestà e aspettativa, racconta tutto sinceramente.

Le Sorelle non sono tutte così. Andando avanti nel gioco troveremo Sorelle ciniche, fataliste, ingenue, aggressive, illuse o rese pazze dalla scarsità di Colore. Troveremo anche i loro guardiani e custodi del Vuoto, i Fratelli: esseri mostruosi che ci apostrofano di volta in volta con condiscendenza o aperta ostilità. Il primo che si presenta a noi, dal nome di Mantide, è un busto con mezze gambe e braccia staccate e impalate da numerose aste e meccanismi snodabili. Gli altri sono anche peggio. Fratelli e Sorelle ci raccontano le loro verità riguardo al Vuoto, a loro e a noi stessi, non sempre coerenti nemmeno all’interno dei due gruppi. Sta a noi decidere chi seguire.

The Void - Isola The Void - Giardino

Il gioco non è per tutti e può disorientare, all’inizio. Dopo il primo impatto, e probabilmente dopo aver ricominciato un paio di volte per la difficoltà e scarsità di informazioni, ci si comincia a porre delle domande. Per un titolo così minimale, The Void si presta ad un numero sorprendentemente elevato di interpretazioni.

Le Sorelle si presentano come esseri indifesi, prigioniere dei mostruosi e crudeli Fratelli, che le mantengono un sistema pressoché di schiavitù. Non possono fuggire, non possono difendersi e devono dipendere dal Fratello che le ha “sposate” per nutrirsi del Colore di cui hanno bisogno. Oppure: sono loro a tessere la tela degli avvenimenti nel Vuoto, spingendo i Fratelli ad agire secondo i loro capricci. Non dimentichiamo che sono le Sorelle stesse a plasmare le loro camere, scegliere il proprio nome e la personalità. O, ancora, rappresentano i sogni e le aspirazioni di esseri umani a venire, parte della loro anima. Impariamo che le Sorelle possono ascendere: passare il Limite, tornare in superficie, nascere al mondo. Siamo noi, con la nostra capacità di donare Colore, ad avere questo potere su di loro.

I Fratelli, d’altro canto, sembrano a prima vista dei persecutori dall’aspetto mostruoso e dal potere spropositato. Ma forse, sono loro i giusti difensori di questo mondo, hanno guadagnato la loro forza (ma anche il loro aspetto) e la loro posizione combattendo i più pericolosi tra i Predatori e amano sinceramente il loro reame. Per questo, sono in uno stato di disperazione ora che vedono il Vuoto avvizzire intorno a loro. E’ il loro mondo, quindi che altro possono fare se non lottare per preservarlo?

E noi, l’anima capitata nel Vuoto per volere di una Sorella, capace di trasformare e donare Colore (e quindi di riceverlo e accrescerlo, perché la donazione si riflette presto sul donatore), siamo una sorta di Messia destinato a ridare vita al Vuoto, o un incauto usurpatore che non si rende conto della distruzione che sta portando? Perché presto si rivela una spiacevole verità: più Colore usiamo, più le camere diventano rovinate e ostili, giardini una volta rigogliosi e pieni di pacifiche lucciole si degradano in squallidi antri dove orrori saltano fuori dal terreno ad ogni passo, per attaccarci e rubare la nostra Linfa.

Cos’è veramente il Vuoto, che alcuni chiamano il Dormiente e altri il Limite? Chi siamo noi? Qual è il vero scopo delle Sorelle? Sono solo alcune delle domande che The Void pone a chi segue la sua storia. Come un buon racconto, propone il minimo possibile per suscitare l’interesse e lasciare il resto alla fantasia del lettore.

Non ho ancora finito questo gioco. Forse, alla fine, alcune delle domande riceveranno risposta, o forse no. Dipenderà da quale degli undici possibili finali avrò scelto. Nel frattempo, posso solo assicurarmi di avere Colore a sufficienza per affrontare il viaggio tra una Camera e l’altra.

Silma



Traduzione by Silma : http://www.vermilionsands.org
Fonte: http://www.tbhreloaded.it
Patch Traduzione: Download Patch

« Ultima modifica: 25 Mar 2011 17:34:15 da oppegnagno »

Offline Veshka

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Re: " The Void " Traduzione by Silma
« Risposta #1 il: 28 Mar 2011 01:44:57 »
un titolo che lascia riflettere e impone una visione più vasta del contesto in cui ci poniamo posto, vorrei potermi soffermare di più su di esso, in un approfondita chiacchierata ,ma andrei Ot ^^ però consiglio a chiunque, voglia forti e veri spunti riflessivo metaforici (non vado più a fondo),di provarlo.




 
Penso che la cosa più misericordiosa , sia l'incapacità dell'intelletto umano , di mettere in relazione i suoi molti contenuti .
Viviamo su di un'isola d'ignoranza , in mezzo a nei mari d'infinito , e non era previsto giungessimo tanto lontano.
Le scienze , che fino ad ora  hanno proseguito , ognuna per la propria strada , non ci  hanno arrecato troppo danno , per ora, ma le visioni d'insieme , da esse generate , ci apriranno un giorno lo sguardo , a visioni così terrificanti , della realtà , e del posto che noi occupiamo in essa , che  o impazziremo dinianzi a tal rivelazioni , o fuggiremo la luce mortale , nella pace e nella serenità di una nuova età oscura.

 Howard Philips Lovecraft
"The Call of Cthulhu"