Beh, la questione non è poi così da prendere sottogamba. Ho dovuto scartabellare un po' il sito GOG per averne la certezza, ma
sono riuscito a ricavare due informazioni fondamentali.
GOG contratta con le case produttici i diritti d'autore, avvalendosi così il diritto della vendita.
Secondo, GOG
non li acquista, altrimenti sarebbe il solo possibile rivenditore autorizzato del software esposto sulla
sua bacheca, ma compra un permesso che consente di adattare vecchi giochi alle nuove piattaforme, associando un'interfaccia
proprietaria (quella di GOG, appunto).
Terza cosa, che aggiungo io: la pirateria informatica non è parte integrante di arena80, anche se diffondessimo materiale
proprietario di GOG, dato che non viene fatta nessuna azione di compravendita. Sta all'utente che effettua il download cancellare
il software scaricato entro le 48 ore dall'inizio della valutazione (che s'intende dal momento che il software atterra sul disco).
Il discorso è che se iniziamo spudoratamente a diffondere giochi (in quelle versioni, ovviamente) esattamente come li mette a
disposizione GOG, questi potrebbero infastidirsi, poiché si andrebbe a cozzare contro il loro piano di vendita e potrebbero rivalersi
all'authority per fare in modo di darci noie, magari alla lunga "scoprire" qualcosa che non sia del tutto a norma e arrivare alla
chiusura forzata di arena80.
A conclusione, devo per forza concordare con la decisione giustamente sentenziata da Calavera.

Luca