Complimenti Gira, stai entrando in uno degli universi narrativi più contorti e ispirati del 900! Lo stile di questo genio è un pò "barocco" e di non facile assimilazione, però ha ispirato l'intero panorama fantastico contemporaneo.
Non per nulla è diventato un genere a sè stante: non
fantasy, non
fantascienza...
lovecraftiano appunto!
Il "Solitario di Providence" ha portato brillantemente avanti una definizione del concetto di "terrore" iniziata da Poe e conclusa con Matheson. Questi tre sono i maggiori esponenti di questa narrativa... e il giudizio arriva ufficialmente da Stephen King (uno che di horror se ne intende), il quale ammette che senza quei tre lui non esisterebbe neppure!
Sappi che persino scrittori come Sturgeon, Bloch (l'autore di Psycho) o Howard ne hanno subito influssi: Conan il barbaro deve molto alla mitologia lovecraftiana!
Lovecraft ha scritto decine di racconti, e ne sono state fatte decine di edizioni! Le più autorevoli secondo il mio parere sono quelle a cura di Giuseppe Lippi, Gianni Pilo e Sebastiano Fusco. I quali, grazie a case editrici come Fanucci Editore o la Mondadori si sono sempre impegnati nella sua stesura!
Ti consiglio la Collana Oscar Mondadori che ha diviso l'opera omnia in quattro volumi:
Tutti i racconti (1897-1922)
Tutti i racconti (1923-1926)
Tutti i racconti (1927-1930)
Tutti i racconti (1931-1936)
Oppure la serie in due volumi "I Racconti del Necronomicon", della Fanucci, che tratta tutti i racconti in cui Lovecraft menziona il testo sacrilego!
Ovviamente tra i racconti fondamentali dovresti leggerti (i titoli possono cambiare leggermente da un'edizione all'altra):
Dagon (1917), Nyarlathotep (1920) La Città senza Nome (1921), Il Cane (1922), La Ricerca Onirica dello sconosciuto Kadath (1926), Il Richiamo di Chtulhu (1926), Il Colore venuto dallo Spazio (1927), L'Orrore di Dunwich (1928), Colui che sussurrava nel buio (1930), Alle Montagne della Follia (1931), L'Ombra su Innsmouth (1931).Non tutti parlano prettamente dei Grandi Antichi, ma sono testi chiave della produzione lovecraftiana!
Se poi, e qui vado un attimino OT, questo stile e queste tematiche ti interessano, potresti leggerti quei testi che a loro volta sono serviti di ispirazione allo stesso Lovecraft:
Edgar Allan Poe - praticamente tutto
William Beckford - Vathek (1786)
Arthur Machen - Il Grande dio Pan (1894)
William Hope Hodgson - La Casa sull'Abisso (1907)
Algernon Blackwood - I Salici (1907)
li trovi nei volumi:
Lovecraft. I miei orrori preferiti, a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Grandi Tascabili Economici, Newton & Compton, 1994, Roma
e
I Grandi romanzi dell'Orrore, a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici, Newton & Compton, 1996, Roma
Che altro dirti?
Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto. (H.P.L.)
Buona lettura!